Villa Baruchello

Indirizzo Via Belvedere, 63821 Porto Sant'Elpidio FM, Italia
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Villa Baruchello o Villa Fonteserpe è stata costruita nella seconda metà  del 1700; interessantissimo, per le numerose specie vegetali e per la loro importanza il Parco della Villa che, come tutti i parchi del periodo, è diviso in due parti: il Giardino ed il Bosco. Ad essa si accede attraverso un lungo viale di monumentali Lecci (Quercus ilex), alcuni dei quali però in cattive condizioni, per poi entrare nel Giardino vero e proprio. Non è possibile qui descrivere in modo dettagliato le varie specie vegetali in esso presenti e per questo si rimanda il lettore ad altre opere che, nel corso degli anni, hanno trattato della vegetazione della Villa; in queste righe sarà  utile sottolineare come siano molti i tipi di piante esotiche messe a dimora dai primi proprietari, in particolare diverse specie di Palme comuni, come la Palma delle Canarie (Phoenix canariensis) e la Palma Nana (Chaemerops humilis), meno comuni, come la Washingtonia (Washingtonia filifera) e molto rare come la Palma da Cocco (Cocos australianum). Ma non mancano piante di clima più temperato come il Cedro, presente in due specie: Cedrus libani e Cedrus atlantica; come il Pino, presente in quattro forme: Pino Domestico (Pinus picea), Pino d'Aleppo (Pinus halepensis), Pino Nero (Pinus nigra) e Pino Marittimo (Pinus pinaster) oltre naturalmente a tutte le specie più comuni e tipiche della zona mediterranea come l'Alloro (Laurus nobilis), il Platano (Platanus hybrida), il Cipresso (Cupressus sempervirens), il Tiglio (Tilia cordata), il Tasso (Taxus Laccata) ed altre ancora. Salita la scalinata delle Sfingi si entra nel Bosco che è quasi completamente formato da Lecci, anche se ogni tanto si incontrano esemplari isolati di Platano, di Tasso, di Roverella (Quercus pubescens), di Cipresso delle Paludi (Taxodium distichum), di Pino d'Aleppo, di Abete Rosso (Picea eccelsa), di Pino Domestico, di Tiglio, per citare i più importanti. 
Infine, molto interessante è la presenza nella Villa di diverse sorgenti d'acqua, acqua che è stata storicamente sfruttata nei secoli dalla popolazione e che sicuramente collega la zona dove è situata attualmente la Villa alla zona archeologica di Sprofondati Marina posta solo alcune centinaia di metri a Sud-Ovest.